lunedì 30 marzo 2015

Eremo Tuscolano: la riscoperta



Ricevo da  r.ferraro@vinotype.it  e  pubblico


Una sfida:  Eremo Tuscolano, il rilancio di una denominazione
E' un vino che si colloca all'interno del brand Frascati. È il prosieguo di una storia e il recupero di un'antica tradizione in chiave moderna.  È una sfida per rilanciare le potenzialità di questa terra splendida alle porte di Roma capace di stupire con vini di grande espressione, longevi, degni del nobile nome che portano.
“E' un progetto che mi ha accompagnato per tutta la vita e che ora sto realizzando: riposizionare il nome Frascati ai più alti livelli dell'enologia Italiana- dice Mario Masini titolare di Valle Vermiglia, l'azienda che produce Eremo Tuscolano- Ho cercato i suoli migliori e mi sono fermato sul Monte Tuscolo, a Monte Porzio Catone, in provincia di Roma. Ho ridato vita ai terreni incontaminati adiacenti l'Eremo camaldolese di Monte Corona, otto ettari in tutto al limite del bosco del Parco Regionale dei Castelli romani che guardano Roma aprirsi ai loro piedi, protetti tra spesse mura centenarie. Un'ampia zona dal microclima ideale per l’equilibrio vegetativo delle piante con in più una forte escursione termica, ideale per esaltare i profumi del vino”.
Mario Masini ha impiantato i vitigni tradizionali del Frascati, Malvasia di Candia, Malvasia del Lazio, Trebbiano toscano, Trebbiano giallo e Bombino bianco su quel suolo originato dal vulcano laziale, un terreno sciolto, pronto e disponibile a dare loro la massima possibilità espressiva.

Il progetto di Mario Masini ha preso corpo all'inizio del 2000.

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